Nei nostri stabilimenti di prodotti alimentari, abbiamo introdotto una serie di misure volte a ridurre il consumo di acqua o a sostituire l’acqua proveniente dagli acquedotti con quella dei pozzi. Nel sito produttivo di Isabel a Manta (Ecuador), abbiamo iniziato a utilizzare un sistema di trattamento dell’acqua a osmosi inversa che permette di utilizzare nei processi produttivi l’acqua prelevata dai pozzi, dopo essere adeguatamente trattata per gli usi dell’industria alimentare. In questo modo è possibile ridurre il prelievo di acqua dall’acquedotto di 1.000 mc al giorno e quindi e quindi non si incide sulla risorsa idrica trattata per essere resa potabile e adeguata all’uso umano. Un nuovo pozzo è stato perforato per aumentare questa capacità e rendere lo stabilimento di produzione autosufficiente, eliminando alla fine la necessità di utilizzare l’acqua dell’acquedotto. Nel 2020, sono stati costruiti tre nuovi serbatoi che completano i due installati negli anni precedenti. Questo ci permette di produrre 17.000 mc d’acqua al mese, che saranno presto sufficienti per il vicino sito di Tri Marine, nell’ambito di un approccio basato sulla simbiosi industriale e sul business sostenibile.
Stiamo anche valutando le alternative all’acqua proveniente dall’acquedotto per lo stabilimento Isabel di Agadir (Marocco). In particolare, è al vaglio l’installazione di un nuovo sistema di torri di raffreddamento che riutilizza l’acqua dei processi produttivi nel ciclo di sterilizzazione, in alternativa all’utilizzo dell’acqua della rete comunale. In questo modo si potrà ridurre il consumo di acqua di circa il 10%, una percentuale notevole specialmente in una zona a maggiore scarsità idrica rispetto ad altre aree in cui operiamo. Inoltre, ad Agadir è stato installato un nuovo sistema di depurazione delle acque, che consente un maggior controllo sul rispetto dei parametri di riferimento per le acque reflue.
Nel frattempo, nella Business Unit Home & Personal Care, un esempio utile è fornito dal sito di Calenzano, che produce prodotti Personal Care. Siamo intervenuti per potenziare le vasche di lavaggio installate presso gli impianti di depurazione, al fine di aumentare la capacità di stoccaggio delle acque, ridurre il consumo di acqua e abbattere i costi di smaltimento. Questa soluzione ci ha permesso di contenere i livelli di prelievo di acqua durante le fasi di svuotamento e riattivazione delle vasche, che ora vengono riempite ogni tre mesi anziché una volta alla settimana.
Restando a Calenzano, un’altra misura significativa volta a ridurre il consumo di acqua è stata l’introduzione del nuovo impianto di miscelazione sensibile, dove i prodotti vengono prodotti alla rinfusa prima di essere confezionati. A differenza dell’impianto precedente, la sanificazione avviene utilizzando il vapore prodotto dal gas metano e non utilizzando disinfettanti chimici. Questo ha avuto il duplice effetto di ridurre del 9% l’uso di acqua di pulizia e di eliminare i disinfettanti chimici.